Anche Neologistica fra gli sponsor protagonisti del torneo di Pallacanestro Cantù
Simpatica serata alla Mapooro Arena con gli sponsor della Pallacanestro Cantù che, da tifosi, sono invece diventati protagonisti sul campo da basket. Questa volta i partner bianco- blu non si sono limitati alla tradizionale “partitella”, ma si sono sfidati in un vero e proprio torneo che ha visto trionfare la formazione della Forst.
Spettatori, e non poteva essere altrimenti, dirigenti, staff tecnico e giocatori dell’Acqua Vitasnella che si sono parecchio divertiti, per una volta, a sedersi in tribuna. Presente anche un ospite speciale, ossia il deejay dello Zoo di 105, Pippo Palmieri, che ha confessato di essere sempre stato un appassionato di pallacanestro e ha colto l’occasione di far visita a una realtà importante come quella bianco- blu.
Una citazione speciale va a Paolo Beretta, che si è aggiudicato un borsone della Pallacanestro Cantù, insaccando, unico tra i concorrenti, un tiro da metà campo.
A fine gara un ricco buffet ha provveduto a rifocillare gli stanchi giocatori che non si sono risparmiati nemmeno per un secondo. Il cibo, ovviamente, è stato preparato da Beretta, mentre bibite e acqua sono state fornite da Acqua Vitasnella e birra e vino, rispettivamente, da Forst e Verga Vini.
A seguire un resoconto, tra il serio e il faceto, della serata:
ore 20.00. Mapooro Arena.Inizia il riscaldamento in un clima di grande entusiasmo. Il torneo comincia in ritardo perché è difficile far stare fermi tutti i giocatori, che, come ragazzini, continuano a tirare a canestro.
Si riesce comunque a scattare le foto di rito, squadra per squadra, con i campioni dell’Acqua Vitasnella.
La prima partita è conquistata dalla Mapooro, unico successo della formazione nel torneo. Pare che decisivo in negativo sia l’ingaggio dell’ultima ora di Paolo Avantaggiato e Mino.
Nel secondo match la Ford, composta da una selezione Bolton Group, si dimostra squadra agguerrita con delle individualità di alto profilo e una notevole coesione. Lavorare insieme aiuta anche in campo.
Anche la Forst parte benissimo con 20 punti segnati nel primo impegno (massimo di serata). Si segnala la presenza di giocatori (forse passaportati) atleticamente e tecnicamente di ottimo livello.
Gabetti e Clear danno vita ad una partita equilibratissima che finisce 13 a 12 per i secondi. Pippo Palmieri e Paolo Beretta tengono vive le speranze di finale della formazione che fu di Mannion.
Sfortunata invece la Gabetti, tradita dalla scarsa forma di Andrea Pirola, ma che trova nel giovanissimo Burgio Valerio motivi per sorridere in ottica futura.
La Forst continua la sua marcia trionfale per tutto il girone, imponendosi contro Clear e Ford, battuta solo dall’incredibile prestazione dall’arco di Marco Livio (3/3 per lui, ridimensionato in un 2 su 3 da un arbitro in probabile malafede, a causa di eccessive carambole dell’ultimo tiro).
Nel rush finale, una Gabetti spinta dall’orgoglio sfiora l’impresa proprio contro la Forst, ma perde ancora di una sola lunghezza e termina il suo sfortunato torneo all’ultimo posto. Ford e Mapooro danno vita ad un match thriller con canestro del pareggio Mapooro siglato sulla sirena da Maspero, che fallisce il libero supplementare. All’overtime la Ford si imporrà poi una Mapooro ormai stremata, che cederà nell’ultima partita anche alla Clear nello spareggio per il terzo/quarto posto.
Rinfrancati dall’ottimo buffet Beretta e dalle bibite Vitasnella, ma soprattutto dalla birra Forst e dai vini Verga, i giocatori affrontano la gara del tiro da centrocampo prima della finalissima. Unico realizzatore e vincitore, che si porta poi a casa il borsone della Pallacanestro Cantù, Paolo Beretta, per cui viene comunque richiesto l’antidoping.
La finale vede contrapposte Ford e Forst, le due squadre che oggettivamente avevano dimostrato una caratura superiore. La partita, pur giocata ad ora tarda, mostra ottimi livelli di agonismo e numerosi gesti tecnici di fine caratura. Si impone ancora con pieno merito la Forst, più equilibrata e fisicamente prestante. La Ford tuttavia lotta fino all’ultimo istante e ricuce a solo un possesso il divario perdendo per 13 a 10.
I giocatori, stanchi, sudati ma felici, dopo aver raccolto la loro dose di applausi, si fiondano sul buffet per reintegrare le energie consumate.
p.s. da segnalare che i più divertiti sono i giocatori della Serie A, che capiscono di avere ancora molto da dare a questo bellissimo sport….