Il valore di un sogno: Neologistica, stoccaggio merci e distribuzione
Neologistica raccontata dai suoi primi passi
Il sogno
Tutti hanno un sogno nel cassetto… quello di Enrico Terraneo era quello di fare l’imprenditore nell’ambito dello stoccaggio merci!
Già, perché in effetti Enrico è nato ed è vissuto da imprenditore tutta la vita, solo che agire da imprenditore nell’ambito di strutture aziendali internazionali (continuamente imbrigliato dalle “politiche aziendali”, dalla necessità di dover dimostrare la bontà delle proprie idee con corposi “studi di fattibilità”, al vaglio di eminenti “comitati di direzione” che spesso avevano difficoltà a cogliere gli aspetti innovativi delle proposte, ancora troppo nuove anche per il mondo degli “istituti di consulenza”) è profondamente diverso dal senso di libertà e soddisfazione che si può ottenere dal vedere nascere e crescere un propria creatura, con tutti i sacrifici, gioie, delusioni ed entusiasmo che l’avvio di un nuova attività porta comunque sempre con sé.
Avvenne così che Enrico Terraneo, nel 1999 decise di investire la propria liquidazione in una iniziativa che nel gergo di oggi si definirebbe “startup”, nell’ambito del settore che lo appassionava da sempre, ossia la logistica, principalmente stoccaggio merci per conto terzi e distribuzione.
La corposa esperienza acquisita negli anni in molteplici settori: finanziario, organizzativo, gestionale nel mondo degli approvvigionamenti, logistica, trasporti, non era però sufficiente per avviare ciò che aveva in mente….
La concretizzazione del sogno
Ciò che gli mancava, fortunatamente, era presente in … famiglia. Il figlio Federico Terraneo, laureato in ingegneria gestionale al Politecnico di Milano, aveva già maturato esperienze nella logistica ed aveva sviluppato un’autentica passione in molteplici settori tecnologici: da sempre affascinato da tecniche PLC, sistemi informatici, elettronica, motori di ogni tipo, Federico non vedeva l’ora di mettere in pratica le sue nuove idee.
Per partire mancava solo un “piccolo” particolare: un primo cliente. Grazie alla notorietà che Enrico Terraneo aveva acquisito sui mercati specialistici nel corso degli anni, ottenne la fiducia necessaria per partecipare ad un tender di una azienda multinazionale farmaceutica, che vinse e che determinò la nascita di Neologistica.
Fin dall’inizio l’innovazione tecnologica ha svolto un ruolo fondamentale per l’azienda. Neologistica, infatti, nasce con la gestione di tutte le attività di magazzino “online”: niente carta, niente “liste di picking”: i sistemi di riconoscimento automatico, le ferree logiche di gestione informatica dettano quando, chi, come, con quali mezzi, deve eseguire le attività, riducendo pressoché a zero l’errore umano.
Fin dal primo giorno di attività, Neologistica adotta un sistema per la preparazione dei colli misti inventato di sana pianta da Federico, che gli vale il premio Piazza Mercanti per l’innovazione tecnologica, conferito dalla Camera di Commercio di Milano nel 2005
I primi passi raccontati da chi li ha vissuti
Come per ogni nuova iniziativa imprenditoriale, l’inizio è la fase più difficile e critica, come testimoniano i primi dipendenti storici, ancora oggi presenti in azienda, che abbiamo intervistato.
Luca è stato il primo assunto in Neologistica e così ricorda questa esperienza: “Sono stato il precursore di questa attività insieme ai fondatori. Arrivavo da una società già solida e avviata e mi sono trovato in un’attività praticamente tutta da costruire. Chiamarla sfida è davvero riduttivo. Ricordo che ci si incontrava un paio di volte a settimana per vedere i progressi e far emergere idee nuove. Il resto del tempo lo passavo a studiare ed imparare il gestionale che avevamo acquistato e che ci sarebbe servito a gestire l’intera attività. Tutto è iniziato il 18 ottobre 1999 e davanti a me si prospettava un’impresa titanica, ma non potevo non cogliere la sfida. Ovviamente, e come prevedibile, non tutto procede sempre per il verso giusto. Il 6 dicembre 1999, precisamene due giorni prima dell’avvio vero e proprio dell’attività, per un errore ad un comando informatico sono stati cancellati tutti i dati delle giacenze durante la settimana. Che dire, è stato un Ponte dell’Immacolata piuttosto turbolento, ma abbiamo recuperato tutto il lavoro perso e siamo sopravvissuti anche a questo. Da quel momento, infatti, la società è cresciuta esponenzialmente, migliorando e raggiungendo volumi sempre più importanti. Oggi posso dire che la sfida è stata ampiamente superata!“.
Nelle parole di Luca si percepisce il coraggio dell’affrontare una sfida come quella di una società che oggi definiremmo una start up.
Non sono da meno i racconti di Vincenzo, secondo assunto in Neologistica. “Era tutto nuovo, nato da zero. Era la sfida per eccellenza. Il primo ufficio era “arrangiato” su dei bancali di legno, poiché ancora non erano arrivate le scrivanie. Il Dottor Terraneo ci ha affidato da subito delle responsabilità e tutto prendeva forma fra le nostre mani. La nostra collaborazione era fondamentale. A volte mi capita di guardarmi intorno e osservare ciò che è diventata Neologistica. Non ce lo saremmo mai immaginati, ma sfida dopo sfida oggi i risultati sono evidenti e l’azienda è diventata grande, molto grande.“
Infine, Elisa ci racconta che “il 9 dicembre 1999 è stata stampata la prima bolla di Neologistica. Mi ricordo ancora il colloquio d’assunzione in quella ditta che nessuno conosceva. É sembrata da subito una sfida avvincente. Ogni giorno scoprivamo e imparavamo cose nuove. Non esisteva uno storico delle attività da svolgere e tutto era nelle nostre mani. È stato un percorso in divenire, vedendo crescere un’azienda da soli 4 dipendenti e due uffici e vederla diventare un grande Polo Logistico all’avanguardia, con più di 100 addetti. Sembrava impossibile immaginare di arrivare alla Neologistica di oggi, ma è una grande soddisfazione“.
Neologistica oggi e domani
È proprio così. I cambiamenti sono tanti moltissimi e tutti hanno portato a grandi successi per Neologistica. Oggi l’azienda conta più di 100 addetti e si estende in un Polo Logistico di oltre 100.000 metri quadrati e, insieme al magazzino di Garbagnate Milanese, conta oltre 130 mila posti pallet.
E non è finita. Vanta ben 2 magazzini automatici molto flessibili, uno dei quali unico in Europa per la sua capacità di gestire sia pallet sia colli singoli attraverso la tecnologia di trasloelevatori e miniload.
Insomma, da un’azienda così ricca d’iniziativa e sempre in divenire non possiamo che aspettarci tante novità per il prossimo futuro.