Negli anni è mutato profondamente il concetto di “magazzino”: 30 anni fa il magazzino ed i suoi addetti venivano sottovalutati e per questo spesso venivano impiegate le risorse meno brillanti. Rispetto ad oggi mancava la visione strategica della logistica e il magazzino non veniva considerato un asset fondamentale dell’azienda.
Da allora ne è passata di acqua sotto i ponti; gestire un magazzino in maniera professionalmente corretta è diventata un’attività oltremodo complessa. Per fornire un servizio di alto livello riducendo rischi e costi, sono richieste molte professionalità che sempre più, con il passare del tempo, rendono difficoltosa la gestione ottimale ed efficiente della logistica interna all’azienda ed invogliano a rivolgersi a specialisti di settore che della gestione del magazzino ne hanno fatto il proprio core business.
Quando ci si sofferma su una serie di elementi oggettivi, a cui si accennerà nell’articolo, l’outsourcing delle attività di magazzinaggio, oltre ad una questione di opportunità, può diventare una vera necessità.
Ovviamente ogni luogo dove si stoccano delle merci è diverso dall’altro, perché tipologie di merce diverse richiedono modalità di gestione diverse, ma molti aspetti e criticità sono comuni nella gestione di qualsiasi magazzino.
Spesso, chi non ha avuto modo di fare esperienze dirette nella gestione di attività di stoccaggio, ma ne è magari responsabile per quanto riguarda gli aspetti contrattuali e/o dei livelli di servizio, difficilmente è aggiornato su tutte le normative, le tecniche, gli adempimenti che una corretta gestione del magazzino richiedono.
Nello schema della fig. 1 si è cercato di rappresentare gli argomenti di maggior impatto del gestire un magazzino. Lo schema “semplificato”, che sicuramente non è esaustivo, ha lo scopo di dare un’impressione della complessità organizzativa necessaria, elencando solo alcuni aspetti che andremo a commentare.

“Non sappiamo più dove mettere la merce!” questo è normalmente il grido fastidioso che perviene da quel reparto aziendale preposto allo stoccaggio delle merci… L’esperienza insegna che l’andamento dello spazio libero del proprio magazzino è inversamente proporzionale al successo dell’azienda! Anche se, da bravo logistico, ho fatto di tutto per abbassare le scorte, per eliminare i prodotti obsoleti, per razionalizzare gli spazi, basta una nuova linea di prodotti, un -sempre desiderabile — aumento delle vendite, una stagionalità accentuata, per desiderare un… magazzino a fisarmonica, che cresce o diminuisce (anche nei costi) a seconda dei volumi di stoccaggio.
Questo desiderio, non realizzabile con un proprio magazzino di dimensioni ben definite, può invece diventare realtà affidando le proprie merci ad aziende di logistica specializzate, che grazie a notevoli capacità di stoccaggio e soprattutto la possibilità di compensare la variabilità degli stock di altre aziende clienti possono offrire la flessibilità, anche nei costi, indispensabile per rimanere competitivi.

“Ma mi spiegate come faccio, con lo stesso personale di magazzino, a movimentare all’improvviso il 70 % di merce in più?” altro grido di dolore ricorrente in pressoché tutte le realtà aziendali: o perché a fine mese devo raggiungere il budget, o perché vendo creme solari e chissà perché tutto deve uscire nei mesi di aprile maggio… Il provider logistico, gestendo molte realtà e tipologie di prodotti di aziende diverse, ha sviluppato nel tempo molte tecniche per flessibilizzare la forza lavoro, lavorando su orari, turni di lavoro o interscambio di personale tra diversi siti operativi.

“Come fanno i miei concorrenti di mercato a preparare la merce ed a consegnare più velocemente di me?”
Mi dovrei chiedere: ma le tecniche che uso nel mio magazzino per prelevare la merce e prepararla alla spedizione, sono le migliori e più efficienti esistenti sul mercato? I miei volumi di spedizione sono sufficienti per garantire una presa giornaliera da parte dei corrieri? Quali flussi di informazioni informatiche sto gestendo con i vettori per metterli in condizione di eliminare lavori inutili di re-imputazione di dati e garantire smistamenti precisi e veloci sui suoi transit point e consegne ai clienti? Anche questo è ciò che può offrire un’azienda di logistica specializzata, con masse critiche di volumi di gestione sufficienti per progettare in dettaglio ogni aspetto dell’allestimento degli ordini e della distribuzione fisica, cogliendo quanto di meglio offre il mercato dell’innovazione tecnologica.

“Ma tutte queste ore di formazione del personale di magazzino, per conoscere le procedure relative ad aspetti di qualità, di sicurezza, squadra di emergenza, di primo soccorso… è proprio tutto necessario?”
Non solo è necessario, ma gran parte degli adempimenti sono previsti da normative di legge, con sanzioni anche penali nel caso di mancato rispetto. Il DVR (Documento di Valutazione dei rischi), le visite mediche obbligatorie, i corsi per carrellisti, l’addestramento per lavori in quota, il corso per lavori in spazi confinati, il controllo biennale della messa a terra, la denuncia degli apparecchi a pressione, il Certificato Prevenzione Incendi, le prove di evacuazione, gli impianti antincendio,la licenza UTF, l’HACCP, le autorizzazioni per le emissioni in atmosfera, per le operazioni terminali di confezionamento, per la gestione della quarantena, le normative sullo stoccaggio e trasporto di prodotti pericolosi, i limiti di giacenza della legge Seveso, gli impianti di allarme, gli impianti di sorveglianza nel rispetto delle leggi sulla privacy, le Certificazioni ISO 9001, OHSAS 18001…. la gestione di ognuno di questi e moltissimi altri aspetti richiede conoscenze e professionalità che ormai solo chi gestisce professionalmente magazzini di grandi dimensioni e per più aziende si può permettere!

Se queste riflessioni sono servite a mettere in luce quali sono i possibili vantaggi dell’outsourcing della gestione di un magazzino, Neologistica è ben lieta di proseguire il discorso in occasione di una gradita visita presso il proprio complesso di magazzini di Origgio (VA), in Largo U. Boccioni, 1, dove in ambienti diversi e separati fisicamente possono essere gestiti prodotti farmaceutici, cosmetici, chimici, high tech, abbigliamento e altre tipologie, a diversi livelli di temperatura, pericolosità, valore e sicurezza, con tecnologie di stoccaggio e movimentazione all’avanguardia nei rispettivi mercati di riferimento.